Il corso turismo viaggia online nelle gallerie del Tiepolo

Martedì 19 gennaio 2021, la dott.ssa Ricchizzi, responsabile della didattica museale, ha presentato a noi allievi di quinta le risorse museali del palazzo Arcivescovile di Udine e alcune curiosità su Giambattista Tiepolo, il maestro della luce.

Il palazzo Arcivescovile, conosciuto anche come "Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo", ha assunto un ruolo davvero importante con il terremoto del 1976 poiché, prendendo in custodia molte opere d’arte provenienti dalle chiese distrutte dal sisma, ha permesso alla comunità di conservare le proprie tradizioni e la storia locale. Inaugurato al pubblico nel 1995, raccoglie circa 900 beni artistici e la storia della chiesa aquileiese può essere ripercorsa ad iniziare dalla Sala del Trono con 117 ritratti dei patriarchi; si prosegue, poi, negli altri ambienti del piano nobile fino ad arrivare alla prestigiosa Biblioteca Patriarcale che custodisce oltre 10.000 volumi.

Le Gallerie del Tiepolo sono una realtà viva che si rinnova costantemente nella conservazione e nella didattica. Nel 2015 sono stati completamente riallestiti gli spazi e sostituiti i vetri delle finestre con vetri che schermano gli UV (molto dannosi per le opere); sono state installate luci artificiali a led la cui luce naturale valorizza al meglio gli splendidi affreschi del Tiepolo. Si sta anche pensando di allestire un apparato multimediale che consenta di sfogliare virtualmente gli antichi codici.

Il museo collabora da anni con l’Università di Udine e con gli istituti superiori per tirocini formativi e offre interessanti laboratori didattici in cui noi ragazzi possiamo apprendere perfino diverse tecniche artistiche, quali l'affresco, la scultura lignea, la stampa e la miniatura. All'interno delle sale si possono sperimentare molti percorsi tematici e gli ipovedenti hanno l'opportunità di conoscere le opere toccando delle copie.

Ogni anno circa 14.000 persone visitano le Gallerie di Tiepolo e di questi ben il 70% sono turisti stranieri, provenienti addirittura dalla Cina, dall’Iran e dal Brasile. A causa della pandemia ancora in corso, in questi ultimi mesi ha avuto un grande impulso il “turismo di prossimità” e gli udinesi hanno riscoperto la bellezza di questa articolata realtà museale.

Riguardo il Tiepolo, Udine è stata la prima città di terraferma che ha chiamato l'artista a lavorare fuori da Venezia; è qui che il Tiepolo, tra gli anni 1726 al 1729, ha scoperto la luce e ha raggiunto la sua maturità artistica, dipingendo figure luminose, quasi evanescenti. L'artista ha realizzato numerose opere per chiese e residenze private, toccando temi sia storici che mitologici e profani. Oltre che nella nostra città, possiamo ammirarlo a Venezia, Bergamo, Milano, Vicenza, Verona, Padova, Torino e nei più prestigiosi musei d’America, Australia, Spagna, Portogallo, Bruxelles, Brasile, Svezia, Ungheria, Edimburgo, Russia e Inghilterra.

Dopo questo viaggio compiuto on line con la dott.ssa Ricchizzi, ci auguriamo di tornare presto a viaggiare per poter riscoprire la grandezza di Giambattista Tiepolo anche in altre parti del mondo.

 

 

Sofia Cosattini, 5CT