Denmark - Progetto Ideas

Dal 10 al 15 marzo ha avuto luogo la 3a mobilità all’interno del progetto IDEAS (Identity, Diversity, European, Art and Sustainability), in Danimarca e più precisamente a  Måløv, un sobborgo del comune di Ballerup che si trova a circa 15 chilometri dal centro di Copenhagen.

Questo scambio culturale è stato finalizzato a rendere noi ragazzi più consapevoli delle diverse culture, abitudini e stili di vita dei cittadini europei ed in particolare degli stati che hanno partecipato alla settimana di progetto e scambio europeo. 

Grazie alla permanenza nelle famiglie, in questo caso danesi, abbiamo potuto confrontare il nostro stile di vita italiano con il loro e ciò che ci è subito saltato all’occhio è stato l’orario dei pasti: se per noi italiani è d’abitudine pranzare e cenare molto tardi, per i danesi non è così. Il pranzo era ogni giorno alle undici di mattina mentre la cena alle cinque di pomeriggio. 

Nei giorni che abbiamo trascorso insieme ai nostri compagni danesi, abbiamo sperimentato la loro idea di scuola: i danesi sono maggiormente rivolti verso uno studio dove prevalgono lezioni in laboratori di chimica, arte e tecnologia.I professori desiderano che i propri alunni amplino la propria creatività e l’interazione con le altre persone, mettendo in secondo piano le valutazioni.  Da ciò che abbiamo potuto osservare, questo tipo di insegnamento, seppur possa sembrare non faticoso, crediamo che, alla fine, non prepari adeguatamente i ragazzi. Infatti abbiamo notato come noi quattro italiani avevamo conoscenze molto più ampie e solide rispetto ai coetanei europei, nonostante avessimo tutti la stessa età. 

Il viaggio è iniziato sabato 10 marzo alle 6:30 di mattina dall'aeroporto di Trieste, con successivo scalo a Francoforte per poi atterrare a Copenhagen alle 14.30. Il professore Parmegiani ci ha accompagnato nella mobilità.

Durante il pomeriggio abbiamo avuto la possibilità di poter visitare una piccola parte della città di Copenhagen in autonomia. 

L’incontro con i partecipanti dello scambio si è tenuto la sera presso la scuola di Måløv, dove abbiamo fatto la cena di benvenuto in cui le famiglie ospitanti hanno preparato le diverse pietanze e bibite. 

Successivamente abbiamo partecipato all’ ice breaking, ovvero  dei giochi creati dalle diverse nazioni per presentarci e fare le prime conoscenze. Una volta conclusa questa prima attività, ognuno di noi è andato a casa del proprio host.

Il secondo giorno, dopo aver presentato le nostre scuole di provenienza, ci hanno divisi in gruppi misti per il workshop “ Fly me to the moon”, composto in tre fasi. Inizialmente abbiamo ascoltato la famosa canzone che ha dato il nome al workshop e abbiamo riscritto il testo usando delle parole che si collegassero a questo tipo di esperienze.

Dopo aver commentato le nuove canzoni create abbiamo registrato dei videoclip per la canzone all’ interno della scuola. Infine, sotto la supervisione del professore di scienze abbiamo costruito il nostro piccolo razzo, con una bottiglia e vari materiali, per “fly to the moon”.

Il terzo giorno abbiamo preso il treno da Måløv per Copenhagen per svolgere i workshops sui valori e sull’identità all’interno della comunità europea, argomento su cui si basava l’intera settimana di scambio. Abbiamo lavorato presso una European House, ovvero un ufficio governativo dove vengono svolte molte attività di divulgazione come incontri, dibattiti, seminari, manifestazioni culturali e visite scolastiche. In questo workshop siamo stati divisi in gruppi da 5 e ci hanno assegnato un grafico per gruppo: su questi grafici c’erano statistiche su fenomeni quali l’immigrazione e la salute, e noi studenti avevamo il compito di capire a quale Paese europeo si riferisse. Successivamente abbiamo sostenuto un DEBATE in cui noi giovani abbiamo proposto delle idee per la risoluzione di alcune problematiche dell’ Europa. 

 

Nel pomeriggio abbiamo visitato la città di Copenhagen con varie tappe sulla base di un quiz che presentava fatti storici, curiosità, attrazioni e monumenti di Copenhagen.

Vivendo in Danimarca, ufficialmente Regno di Danimarca, abbiamo imparato che è uno Stato membro dell'Unione europea ed è lo Stato più piccolo e più meridionale della Scandinavia. Le regioni che formano lo stato sono 5, ovvero: Jutland Settentrionale, Jutland Centrale, Danimarca Meridionale, Selandia e Hovedstaden. 

Copenaghen è la capitale e la città più popolosa della Danimarca con 662.022 abitanti. 

La città venne fondata nel X secolo dai vichinghi come villaggio di pescatori.

A partire dall'inizio del XXI secolo, Copenaghen è stata protagonista di un forte sviluppo urbano e culturale, facilitato dagli investimenti nelle sue istituzioni e infrastrutture. In questi anni la città è diventata il centro culturale, economico e governativo della Danimarca e uno dei maggiori centri finanziari del Nord Europa.

Il quarto giorno, giovedì 14 marzo, ci siamo recati alla libreria - spazio creativo coworking di Ballerup, una città vicino a Måløv, per un ultimo workshop collettivo con intelligenza artificiale e immagini. Come prima cosa ci siamo messi in coppia con il nostro host per trovare un'immagine con l'AI che rappresentasse l'Europa come la vedevamo noi giovani studenti. La seconda e la terza immagine doveva raffigurare i nostri rispettivi stati di provenienza.

L’attività ci ha permesso di creare cartoline di diverse misure dove abbiamo incollato le immagini create con l'intelligenza artificiale. Sul retro della cartolina abbiamo inserito un QR code che collegava la cartolina ad un podcast creato da noi e dai nostri host. Nel podcast abbiamo inserito suoni e dialoghi che ci rappresentano e con cui identifichiamo il nostro vivere quotidiano.

La sera dell’ultimo giorno, i ragazzi danesi hanno avuto l’idea di creare un party d’addio per concludere al meglio questa settimana.

Il party si è tenuto in una grande casa affittata per questo evento, dove siamo stati accolti da alcuni genitori che hanno organizzato un contest: creare una bevanda colorata in gruppi di studenti di diverse nazioni. 

Il party è proseguito con musica, giochi e tante foto per ricordare i bei momenti che abbiamo vissuto e poterli portare con noi. 

Abbiamo vissuto un’esperienza unica e indimenticabile, abbiamo sperimentato un modo diverso di vivere la scuola e di imparare facendo esperienza diretta. Il contatto con i nostri coetanei danesi, spagnoli, olandesi, ungheresi e tedeschi ha reso questa esperienza estremamente arricchente e formativa.

Ci sentiamo di ringraziare di cuore il professor Parmegiani che ci ha accompagnati e i prof. Cecchini e Gon per averla resa possibile.

 

Scritto da: Giosia Cocetta, Marika Dall’Oglio, Matteo Zuliani ed Elisa Miani 3BT.