Leadership femminile in impresa: come sfondare il soffitto di cristallo
L’8 marzo è una data simbolica, celebrata in tutto il mondo per valorizzare il ruolo e i diritti delle donne. Ma troppo spesso rischia di ridursi a un’occasione commerciale, svuotata del suo vero significato. Per contrastare questo rischio e promuovere una riflessione autentica, entro il progetto rispettAMI!, che da anni affronta con gli studenti dell’I.T. “Antonio Zanon” di Udine il tema dell’educazione ai sentimenti e all’affettività, è stato organizzato nell’Auditorium di piazzale Cavedalis l’incontro Leadership femminile in impresa.
L’evento aperto alla cittadinanza, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Civica Joppi e la Commissione Pari Opportunità del Comune di Udine, ha previsto una tavola rotonda sul ruolo della donna nel mondo del lavoro. La prof.ssa Tibalt Tiziana, referente del progetto, ha coinvolto in un confronto costruttivo diversi imprenditori: Anna Pantanali (Molino Moras), Lorena Zambon (EPS Srl), Fabrizio Cattelan (CDA Srl) e Diego Zonta (Beantech) e un’esperta in empowerment femminile, Giulia Mastropirro.
In apertura sono stati riportati alcuni dati statistici sul gender gap nelle diverse professionalità, cui è seguito il punto di vista dei relatori coinvolti, di fatto attivi nell’abbattimento della disparità di genere, ispirati e guidati dall’associazione Animaimpresa di cui fanno parte.
Gli studenti e gli ospiti presenti, dopo alcune riflessioni e video stimolo, sono stati poi coinvolti nell’individuazione dell’elemento che maggiormente è causa di disparità e anche dell’elemento che più di altri può condurre ad un cambio di mentalità.
Le aspettative di genere, la maternità e la mentalità degli uomini sono state individuate dalla maggioranza come le cause principali delle disparità nel mondo del lavoro, mentre ciò che può maggiormente condurre ad un cambio di mentalità è la collaborazione, il carico familiare equo e il coraggio.
L’incontro ha messo in luce come il gender gap nel mondo del lavoro sia il risultato di fattori culturali, strutturali e organizzativi che richiedono un impegno condiviso per essere superati. Dai modelli educativi all’accesso alle posizioni di leadership, fino alla necessità di politiche aziendali più inclusive, il confronto ha evidenziato che il cambiamento è possibile solo con un’azione congiunta tra istituzioni, imprese e società civile. La sfida ora è trasformare le parole in azioni concrete, affinché il talento e le competenze non abbiano più barriere di genere ed è su questo aspetto che sono stati coinvolti anche gli studenti presenti.