I sintomi della violenza

Venerdì 17 gennaio 2025 gli studenti delle classi seconde aderenti al progetto rispettAMI! sono stati coinvolti in Aula Magna in un incontro con la psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Silvia Orso, che da anni lavora con le scuole e sul territorio anche con approccio sistemico familiare relazionale EMDR e Flash Technique.

Dopo l’incontro testimonianza dei genitori di Nadia Orlando avvenuto a dicembre, si è voluto dare ai ragazzi un’altra prospettiva sulla violenza sulle donne, quella dei figli nei confronti di una madre vittima del proprio marito. Le riflessioni hanno preso come riferimento la storia di Pasquale Guadagno e della sorella Annamaria, con lettura di alcuni passi del libro da lui pubblicato “Ovunque tu sia”.

 

La psicologa ha saputo coinvolgere gli studenti nell’analisi delle caratteristiche salienti dell’uomo violento, con personalità narcisista patologica maligna, per poterlo riconoscere.

Ha poi condotto una riflessione guidata sui legami familiari, che spesso, dietro le quinte, creano uno scenario che si ripete nel tempo. Ha inoltre fatto comprendere come mai le donne vittime di violenza sono in primis vittime di una strategia manipolatoria, che le rende dipendenti dal loro carnefice e per questo motivo fanno fatica a lasciarlo definitivamente.

L’incontro si è concluso puntualizzando come denunciare, come essere accanto alle donne vittime di violenza, aiutandole a non sentirsi sole.

Seguono le riflessioni più significative degli studenti.

 

classe 2BT

Ritengo che questo incontro sia stato importante per diversi motivi. In primo luogo, ci ha parlato di quella che è una prospettiva complessa e sfaccettata sulla violenza domestica, mettendo in luce non solo l’esperienza della vittima, ma anche quella dei figli che spesso ne sono indirettamente coinvolti. Questo ci aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo alle dinamiche familiari, che possono essere difficili da comprendere, ma che sono cruciali per affrontare e prevenire la violenza. Inoltre l’approccio psicologico della psicologa Silvia Orso ci ha fornito gli strumenti per riconoscere comportamenti manipolatori e abusi, come quelli legati alla personalità narcisista patologica, un aspetto spesso trascurato quando si parla di violenza domestica. J.K.  

La storia di Pasquale Guadagno racconta una tragedia devastante della società che fa riflettere su quanto dolore e solitudine possano provare tutte quelle persone che perdono una madre in modo violento. Lui si è trovato ad affrontare una realtà che non ha scelto, fatta di violenza e di un vuoto incolmabile. Quello che mi colpisce di più è la solitudine che accompagna queste persone che, come Pasquale, portano dentro un trauma di un lutto che segna per tutta la vita e li definisce come sopravvissuti a una tragedia. Di fronte a questa storia ho provato una profonda tristezza e rabbia. La tristezza sicuramente per la sofferenza di un bambino che perde la madre e che cambia il corso della sua vita per sempre; rabbia perchè si è rovinata una vita molto giovane a causa di una persona che non solo ha ucciso una donna, ma che ha avuto un impatto molto importante anche su chi restava. A.R.

Al padre venne dato l’ergastolo, ma cosa secondo me ingiusta, qualche volta gli veniva concesso di uscire di prigione per andare a trovare Pasquale. Questa tragedia ha provocato un danno psicologico molto grande e, sinceramente, non so come Pasquale sia riuscito a superarlo, inoltre dalla sua esperienza ha trovato anche la forza, insieme a sua sorella, di aprire un’associazione per aiutare tutte le persone che hanno problemi simili. Personalmente la storia di Pasquale e l’incontro con la dott.ssa Orso ci hanno aiutato a capire come riconoscere un narcisista patologico e così starne alla larga,e ci hanno insegnato anche a fare qualcosa prima che sia troppo tardi, smettendola di subire e basta. S.T.

L’incontro è stato molto interessante e allo stesso tempo molto forte a livello emotivo, è importante crescere con la consapevolezza e con l’educazione giusta per prevenire la violenza e sostenere chi ne è vittima. Spesso la vittima non si rende conto di essere manipolata dall’uomo, ma dobbiamo essere noi amici, parenti e colleghi a farglielo notare.

Penso che Pasquale e sua sorella siano stati dei figli molto forti a superare questa tragedia e determinati nel raccontarla. Grazie. A.D.

La spiegazione delle dinamiche manipolatorie che legano una donna al suo carnefice è stata particolarmente illuminante. Spesso si tende a chiedersi perché le vittime non riescano a lasciare una relazione violenta, ma questo incontro ha fatto comprendere quanto siano complesse e subdole queste dinamiche. La manipolazione psicologica e il controllo emotivo creano una dipendenza che va ben oltre il semplice legame affettivo, portando le donne a sentirsi intrappolate e impotenti, ma allo stesso tempo dipendenti. F.U.M.

classe 2B

L'incontro con la psicoterapeuta e psicologa dott.ssa Silvia Orso, che ha raccontato la storia di Pasquale Guadagno, è stato interessante e inedito. Spesso ci si sofferma esclusivamente sul punto di vista di chi subisce la violenza, ma non ci si chiede mai come questi episodi influiscano sulla vita delle persone vicine. La storia di Pasquale che ha vissuto la violenza del padre su tutta la famiglia, violenza che ha portato alla morte della madre, mi ha fatto riflettere su un aspetto per me inimmaginabile: come si può sopravvivere in un clima di violenza e quanta forza ha avuto Pasquale per superare il trauma della morte della madre?

L’incontro a cui abbiamo assistito, oltre a contribuire alla sensibilizzazione nei ragazzi sul tema della violenza familiare, è stato impreziosito dalla lettura di alcuni passi tratti dal libro di Pasquale Guadagno, che mettono in rilievo le caratteristiche del narcisista patologico e le strategie manipolatorie che mette in atto per rendere la donna dipendente da lui. 

L’incontro a cui abbiamo partecipato è stato per me fondamentale, mi ha fornito le basi per analizzare le situazioni in famiglia. Mi ha colpito la doppiezza del padre: simpatico e amichevole verso gli altri, ma violento e manipolatorio in famiglia. 

La storia di Pasquale Guadagno raccontata dalla sua psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Silvia Orso, mi ha fatto riflettere sui comportamenti delle persone: la madre di Pasquale, a causa delle continue violenze, aveva provato ad allontanarsi dal suo carnefice per poi tornare perché vittima anche di una dipendenza emotiva, che le è costata la vita. L’incontro l’ho trovato molto utile e significativo al fine di far aprire gli occhi e avvertire quel campanello d’allarme per allontanarsi e salvarsi la vita.