Leadership Femminile in impresa - progetto RispettAMI!

Venerdì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, le classi quarte e quinte aderenti al progetto RispettAMI! hanno partecipato in Auditorium ad un evento dal titolo Leadership femminile in impresa

Ospiti quattro donne inserite ai vertici di aziende del territorio, i cui interventi sono stati moderati dalla prof.ssa Tiziana Tibalt, referente del progetto.

Anna Pantanali del Molino Moras, membro del Consiglio di amministrazione e Responsabile degli uffici marketing, PR e ricerca e sviluppo; Marinella Pignat della Corallo Srl, responsabile ricerca e sviluppo - Life & Business Coach in Pnl; Anna Fornasiero della Idealservice Soc Cooperativa, Responsabile organizzazione e risorse umane; Monica Della Picca della Carr Service, CEO e vicepresidente, si sono presentate e hanno risposto ad alcune domande, che potessero mettere in luce il loro percorso professionale e il modo in cui sono riuscite a superare le difficoltà per assumere il loro ruolo in azienda.

Dalle loro risposte è emerso che la buona volontà, l’appoggio della famiglia, l’impegno e la perseveranza aiutano a raggiungere i propri obiettivi. 

Ci ha molto colpito quando Marinella Pignat ha parlato dei diversi “cappelli” che ognuno di noi indossa, una metafora ai diversi ruoli che ricopriamo nella nostra vita e che ci conducono ad assumere comportamenti diversi. Ognuna di loro indossa diversi cappelli (madre, figlia, imprenditrice…) e diversi sono stati anche i loro percorsi, alcuni magari più travagliati altri meno, ma tutte, grazie ad essi, hanno appreso insegnamenti utili per continuare a migliorarsi.

Ciò che ci ha più colpito è stata la loro determinazione. Gli imprevisti e le brutte notizie possono capitare, ma l’importante è non perdersi e, con la giusta mentalità, trovare una soluzione. Bisogna fondamentalmente credere in se stessi ed essere consapevoli delle proprie capacità, solo in questo modo i risultati si raggiungono. 

L'incontro è proseguito con il dialogo su tre temi importanti, sui quali le donne si trovano a riflettere: donne e figli; donne ed empatia; donne ed equilibrio interiore.

 

Tutte le ospiti avevano figli e sono riuscite a trovare il modo di crescerli e seguirli, con il supporto del marito o da sole per senso materno e desiderio personale. Ne è emerso che la loro soddisfazione personale non sarebbe completa senza di essi. 

Anna Pantanali ha precisato che la soddisfazione che una donna può avere dal lavoro non può essere paragonata a quella di avere un figlio e che la soddisfazione non può essere totale senza uno dei due. Questo ci ha fatto capire che i figli non sono un impedimento alla carriera, l’essere madre è un valore aggiunto alla vita di una donna. Certo non è semplice dedicarsi a lavoro e figli, ma le ospiti hanno ammesso che la maternità può essere utile anche in azienda, in quanto insegna ad uscire dalla propria comfort-zone e trovare soluzioni nuove. 

L’empatia è risultata per tutte un elemento fondamentale per imporsi e riuscire a distinguersi rispetto ai loro colleghi maschi. Per tutte è una caratteristica più naturale per le donne e questo consente loro di farsi apprezzare e di dare ai dipendenti o collaboratori maggiori possibilità di stare bene nell’ambiente lavorativo. Non avevamo mai considerato questo aspetto ed è stato per noi uno spunto. L’empatia è fondamentale nel campo dell’imprenditoria, in un’impresa non si è da soli e poter comprendere al meglio i propri collaboratori e dipendenti è importante per creare un ambiente lavorativo migliore in cui dare il proprio contributo.

L’impegno al lavoro, il desiderio di dedicarsi alla famiglia e ai figli, la costante tensione femminile verso i migliori risultati o le decisioni più adatte portano le donne a volte a non saper dire di no, trascurando sé stesse per gli altri. Da qui la necessità di trovare un equilibrio interiore. Ciascuna delle ospiti ha confermato di sentire la necessità di trovare un equilibrio e ognuna di loro ha trovato la sua modalità.

Questo ci ha consentito di capire l'importanza di trovare il tempo anche per noi, cosa non scontata. Se ci si trascura le nostre prestazioni ne risentiranno e non riusciremo mai a dare quanto possiamo. Dobbiamo pensare di più al nostro benessere, sia fisico praticando attività sportiva, sia mentale attraverso la meditazione ad esempio. Crearsi uno spazio personale per gli ospiti è molto importante, perché non possiamo essere nessuno se prima non sappiamo chi siamo noi.

Al termine di questo dialogo noi studenti abbiamo fatto altre domande sul tema, dandoci modo di approfondire ulteriormente alcuni aspetti.

Questo incontro ci ha permesso di avere una visione a 360° del lavoro femminile in impresa, capendo le difficoltà che vanno affrontate. Essere madri e donne in carriera è possibile e la maggior parte dei problemi in realtà provengono dalla nostra mente, che a volte non ci fa sentire adeguate. Le ospiti ci hanno insegnato che è tutta una questione di autostima e determinazione e anche se si ha un obiettivo preciso per il futuro bisogna essere sempre pronte a cogliere le opportunità che si incontrano nel nostro cammino. 

Rebecca Procia

Karla Zujani

classe 3A AFM