“Siamo tutti libri da salvare!”


Là dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini (Heinrich Heine)”: questa è la famosa frase che ha fatto da titolo all’incontro che si è tenuto al Palamostre di Udine, in occasione della Giornata della Memoria, istituita per ricordare il genocidio degli ebrei, a cui hanno partecipato 200 ragazzi e ragazze dell’Istituto.  

Organizzato dall’ANPI e dall’Istituto friulano per la Storia del Movimento di Liberazione nell’ambito del ciclo di conferenze Conoscere per resistere, l’incontro, partendo dal famoso evento storico del rogo di libri che i nazisti attuarono nel 1933 a Berlino,  aveva lo scopo di far riflettere sul valore di ogni prodotto della cultura umana,  partendo dai pensieri e dalle idee messe al bando dai regimi non solo nel passato.  

Per questo, ad ogni partecipante è stato chiesto di portare un libro da salvare e i giovani sono stati al gioco: centinaia di libri hanno fatto da cornice al nutrito programma, che alternava frammenti di documentari storici e interventi.

La platea ha avuto modo di  ascoltare Angelo Floramo,  che ha parlato dei  roghi di libri che si sono succeduti nella storia, Pierluigi Di Piazza, che ha parlato dei roghi metaforici di oggi, e Benedetto Parisi, che ha presentato agli studenti alcuni spezzoni dal film Fahrenheit 451, tratto dal famoso romanzo distopico di Ray Bradbury.

Nell’ultima parte dell’incontro, tutti i partecipanti hanno costruito sul palcoscenico un totem con i loro libri da salvare, con alla base una copia della Costituzione italiana. In questo percorso di costruzione di una torre di cultura libera e democratica, i giovani sono stati  guidati  dall’intervento del rapper DJ Tubet, che ha improvvisato i sui interventi rappando i titoli dei libri che mano a mano venivano presentati.  

Una bella occasione per conoscere il passato e per riflettere sul presente in modalità free style, molto gradita ai presenti.

 

Libri da salvare