OptikQ, la mini-impresa dello Zanon, continua il suo viaggio

L’ultima tappa è stata la partecipazione al forum internazionale Nanovalbruna. A rappresentare la nostra scuola in questa occasione è stato Lorenzo Nascig, unico studente dello Zanon presente all’evento. Ora è lui a raccontarci la sua esperienza:

"Ho trascorso una settimana a Valbruna partecipando attivamente a Nanovalbruna, un forum internazionale pensato dai giovani per i giovani, all’insegna della “rigenerazione”. È un concetto difficile da definire a parole, ma che ho sentito profondamente durante questa esperienza.
Ma perché ero lì?

OptikQ è stata invitata a partecipare al contest internazionale BAITE Award, una competizione tra startup inserita nel programma del forum. Quando ho ricevuto l’invito, non ci ho pensato due volte: ho deciso di buttarmi.
Sono arrivato a Valbruna il 17 luglio e subito mi sono accorto di due cose: ero il più giovane e uno dei pochi ad essere lì da solo. Ma non mi sono lasciato scoraggiare.

Ho preso parte con entusiasmo a tutti i workshop organizzati da importanti imprenditori e ho seguito con attenzione ogni panel, ascoltando ospiti di rilievo internazionale. Ho imparato molto, sia sul mondo del lavoro sia su come portare avanti un’idea.

Martedì ho presentato il mio pitch davanti a una giuria internazionale e multidisciplinare composta da 30 esperti. Mercoledì, con grande sorpresa, ho scoperto di aver vinto il primo premio, superando startup provenienti da università prestigiose come Udine, Trieste, Padova, Modena e la Luiss di Roma.

Però, oltre al risultato, voglio parlare della forza di questo festival e del significato profondo della rigenerazione.
Le relazioni che ho costruito e le persone che ho conosciuto sono state la parte più preziosa: mi hanno fatto crescere davvero come persona.
E poi c’è stata quella rigenerazione autentica, che ho sentito nel provare a riconnettermi con la natura e con gli altri. Una cosa semplice solo in apparenza, ma che oggi è più difficile che mai.

Questo risultato dimostra che anche uno studente delle superiori, se ha passione, coraggio e voglia di mettersi in gioco, può tenere testa ai grandi team universitari. E, a volte, anche superarli."