In partenza il nuovo progetto "Food Tourism Esperienziale"


Food Tourism: le nuove frontiere del settore Turistico

Per l’A.S.2019-2020 L’Istituto Tecnico A. Zanon promuove un progetto, per le classi quinte del settore turistico, con un corso di approfondimento legato agli scenari del turismo sostenibile ed esperienziale relativi alla nuova food experience, un settore in costante crescita nel mondo del turismo nazionale e internazionale.

Il progetto “Food Tourism esperienziale”, ideato e realizzato dal prof. Luca Roncadin con la collaborazione della prof.ssa Franca Rossi e della giornalista Marina Tagliaferri, si svolgerà nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2020. E' previsto un corso di 10 ore di formazione per classe, suddivise in 5 lezioni di 2 ore ciascuna da svolgersi in laboratorio informatico, un incontro di approfondimento tecnico in Aula Magna, tenuto da un esperto del settore, e una visita esperienziale, guidata e coordinata a Sutrio, comune carnico, in cui far vivere agli allievi il concetto di Food Tourism esperienziale, grazie al contributo e al coinvolgimento di enti e aziende del settore turistico, gastronomico, artistico e culturale del territorio.

Il progetto sarà presentato in Aula Magna con una lezione tecnica di approfondimento tenuta dalla dott.ssa Marina Tagliaferri, (giornalista professionista specializzata nel settore della comunicazione turistica e Console regionale del Friuli Venezia Giulia del Touring Club Italiano, titolare dell’ufficio stampa - Studio Agorà) operante nel mondo della comunicazione, con la specializzazione nel settore enogastronomico, turistico, storico economico e culturale. Interverranno all’incontro anche i rappresentanti degli ex allievi della classe V D 1982, che con il loro contributo supportano il progetto (in allegato lettera di donazione).

A conclusione del progetto si terrà una cerimonia finale di presentazione dell’esperienza vissuta con la consegna degli elaborati prodotti dagli allievi attraverso tecnologie multimediali.

 Food Tourism

Quadro di riferimento:

Oggi i turisti, a prescindere dalla motivazione di viaggio, sono sempre più orientati e richiedono sempre più spesso momenti legati alla gastronomia, al territorio, alla cultura e alla sostenibilità in tutte le sue forme. Allo stesso modo si riscontra la presenza del turista eno-gastronomico puro che si muove con questa specifica motivazione e che a livello mondiale è pari circa al 49% annuo.

Chi viaggia è alla ricerca, sempre più, di esperienze che raccontino con autenticità le tradizioni e la storia gastronomica di un dato luogo. Oggi il 20% dei turisti, infatti, sceglie di fare un viaggio anche in relazione alla capacità attrattiva della destinazione e investe fino al 30% del proprio budget in esperienze gastronomiche. Il prodotto agroalimentare infatti, può divenire un punto di raccordo tra l’autenticità di un territorio e il turista.

Questo è ciò che è emerso nel corso della quinta edizione del World Forum on Gastronomy Tourism ovvero il più importante appuntamento in ambito mondiale dedicato al Turismo Gastronomico. L’evento organizzato a San Sebastian dal BCC Basque Culinary Center e dall’Organizzazione Mondiale del Turismo OMT/UNWTO, ha ospitato oltre 700 delegazioni giunte appositamente da oltre 80 Paesi.

Si è fatto il punto sulle nuove tendenze in tema di turismo e gastronomia, ma anche sulla promozione del turismo gastronomico come strumento dello sviluppo sostenibile dei paesi, in virtù del suo stretto legame con i prodotti e la cultura locali. Si è parlato inoltre di creazione di occupazione e promozione dell’imprenditorialità e di buone pratiche per sviluppare destinazioni turistiche competitive e sostenibili con una forte attenzione nei confronti del tema della sostenibilità e degli aspetti ecologici e ambientali.

Il turista gastronomico tipo non ha un’età specifica. Tutte le generazioni sono coinvolte. Compresi i giovani millenials con un interesse in crescendo.

La Scuola e la formazione al centro per creare nuove competenze per lo sviluppo di destinazioni turistiche gastronomiche.

Food Tourism2

Trattandosi di un settore in costante crescita non ci si può più affidare esclusivamente all’improvvisazione. Servono professionalità e competenze specifiche è fondamentale in questo senso investire in scuola, formazione, ricerca e sviluppo di nuovi progetti e idee innovative.

In sintesi, la risorsa umana rimarrà il fulcro di questo settore e richiederà nuove competenze trasversali ma anche una adeguata formazione, come per esempio gli hospitality manager per le aziende food and wine.

Le nuove tecnologie e tutte le possibili applicazioni in questo ambito contribuiranno a rendere le esperienze più immersive e coinvolgenti sia nella fase di scelta della destinazione, sia nella fase di fruizione, senza mai tralasciare il fattore umano, appunto, decisivo in un ambito, che ruota intorno alle relazioni e alle conoscenze culturali.

Sutrio e la Carnia, esempio eccellente di “paesaggio gastronomico”.

Per quel che riguarda il nostro territorio, la Carnia e in particolare il comune di Sutrio, si mostra come un’autentica perla e la sua ricchezza rappresenta un tesoro inestimabile, per far vivere una reale esperienza sul campo agli allievi del nostro Istituto.

Sutrio sorge nella valle del Bût, in Carnia, a pochi km dal confine con l’Austria, tra i borghi più antichi di tutta la Carnia. Con i suoi eventi internazionali a cadenza annuale, rappresenta un eccellente esempio di “food tourism esperienziale”: questo concetto racchiude l’insieme di cultura, persone, ambiente, attività e prodotti tipici che i turisti valutano con sempre maggiore attenzione quando devono scegliere la meta dei loro viaggi.

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Lettera_donazione_5D'82_progetto_FoodTourism.pdf