Il “Progetto Corpo”: la finzione dietro un ideale
Si è concluso da poco il “Progetto Corpo”, progetto rivolto alle classi seconde e terze del nostro Istituto che ha affrontato il tema degli ideali di bellezza irraggiungibili imposti dai social media. L’obiettivo era comprendere come questi standard influenzino la percezione di sé stessi e degli altri e riflettere sull’importanza di accettare il proprio corpo senza lasciarsi condizionare da modelli artificiali e irreali.
Le psicologhe e le volontarie dell’associazione “Fenice ODV”, ci hanno sapientemente guidati nell’analisi di immagini, video e post provenienti dai social e ci hanno fatto scoprire come questi strumenti trasmettano spesso un’idea distorta di bellezza: l’uso di filtri e programmi di fotoritocco, infatti, contribuisce a costruire un’immagine di perfezione inaccessibile, che può portare chi guarda a sentirsi inadeguato o insicuro. Questa consapevolezza ci ha spinti a riflettere su quanto sia facile lasciarsi influenzare da ciò che vediamo online, soprattutto per i più giovani.
In classe abbiamo poi discusso insieme delle nostre esperienze personali. Molti di noi hanno ammesso di essersi sentiti insicuri a causa del confronto con questi modelli di “perfezione” inarrivabili. È emerso anche il ruolo ambivalente degli influencer: se da una parte alcuni rafforzano questi standard tossici, dall’altra ci sono figure che cercano di promuovere messaggi di autenticità, positività e accettazione di sé.
Questo progetto ci ha insegnato a osservare i social media con uno sguardo più critico e a riconoscere che il valore di una persona non dipende dal rispetto di standard estetici imposti ma dalla sua bellezza interiore e dalle sue qualità.
È stato un percorso significativo che ci ha spinti a riflettere su noi stessi e sull’importanza di accettare la diversità come una ricchezza da valorizzare.
Gianmarco Santi e Simone Toneatto, 2C