Here Technologies e Webgis

È stato veramente interessante scoprire uno strumento come quello del webgis di cui non conoscevo l’esistenza. Molte regioni italiane utilizzano questo strumento per rappresentare informazioni su una mappa geografica, mediante l’utilizzo di elementi geometrici come punti, linee ed aree alle quali vengono attribuiti nomi e codici che verranno utilizzati da chi deve effettuare una ricerca. I webgis permettono la consultazione geografica di dati ambientali e territoriali e sono divisi per settore: aree naturali, aree estrattive, carte natura, cartografia e fotogrammi, risorse idriche, fauna, foreste ecc. Di tutte queste informazioni possono beneficiare non solo gli enti pubblici, le università, i professionisti di determinati settori, ma anche privati cittadini che possono sia consultare che, in alcuni casi, condividere informazioni e dati per migliorare la mappa.

Questo servizio non prevede nessun download perché è accessibile dalla rete. Sui webgis si basa anche il PPR - FVG, ovvero il piano paesaggistico regionale, uno strumento normativo che si occupa di salvaguardare e gestire al meglio le risorse del territorio e anche in questo caso i cittadini potevano, in fase di costruzione, inserire liberamente le loro segnalazioni. Credo che siano due strumenti eccezionali che permettono davvero al cittadino di partecipare in prima persona alla valorizzazione del proprio territorio, ma non solo, perché in questa piattaforma si possono segnalare anche dei disagi che ci sono in alcune luoghi, degli stati di abbandono di parchi o monumenti, dei problemi che insorgono in alcune zone a causa di calamità naturali, inoltre si possono anche dare dei suggerimenti per migliorare il territorio, sia per i cittadini che per i turisti che saranno più incentivati a visitarlo.

È stato istruttivo poter partecipare direttamente alla creazione di due segnalazioni nella mappa del PPR del Friuli Venezia Giulia. Ho potuto segnalare il parco archeo-botanico di villa di Toppo Florio a Buttrio, che ancora non era stato inserito nella mappa e che merita veramente di essere visitato. Ho richiesto la continuazione della costruzione di una pista ciclabile che possa collegare Buttrio a Udine allacciandosi alla pista ciclabile da poco finita di Pradamano, la quale, secondo me, è molto utile. Sono stata molto contenta di aver visto che le mie segnalazioni sono state approvate dalla Regione e che quindi ora fanno parte dell’archivio regionale delle segnalazioni.

Dopo il percorso fatto sui webgis, è sicuramente cambiato il mio modo di interagire con una mappa. Solitamente, quando devo preparare un itinerario per un viaggio, mi affido ad internet facendo ricerche su vari siti per capire cosa c’è da vedere sia a livello naturalistico che storico-monumentale. Ora che sono a conoscenza dell’esistenza di questi strumenti potrò realizzare il mio itinerario avendo a disposizione molti più strumenti e potrò scoprire località che non sono prettamente turistiche che mi faranno conoscere il territorio ancora più approfonditamente.

Non è stato particolarmente difficile utilizzare questa piattaforma, è piuttosto facile e intuitiva.

Abbiamo anche imparato ad utilizzare Here Map Creator, uno strumento che permette di partecipare attivamente all’aggiornamento, correzione e perfezionamento delle mappe di Here per renderle precise e sempre attuali. Le informazioni che vengono inserite poi serviranno ad aggiornare il navigatore. Io conoscevo molto bene Google Maps, che però funziona solo quando si è online, mentre con Here Technologies si possono scaricare le mappe e di conseguenza è utilizzabile perfettamente anche quando si è offline. Questi due strumenti sono abbastanza simili, ma ritengo che Google Maps sia più completo e dettagliato nel momento in cui si cerchino informazioni riguardo ad un luogo. Si presentano con interfacce differenti ma entrambe facilmente intuibili. Ritengo che il punto di forza di Here Map Creator siano proprio le mappe che si possono consultare in modalità offline, le quali risultano dettagliate e complete. Si possono scaricare mappe di diverse nazioni e poi utilizzarle senza consumare il traffico internet.  Nella modalità online, invece, le mappe possono essere personalizzate, si possono consultare i dettagli relativi ai tempi di percorrenza stimati, le indicazioni sul traffico e la presenza di eventuali strade a pagamento lungo il percorso scelto. Inoltre si può decidere, scegliendo tra i percorsi proposti, se evitare le strade a pedaggio, le autostrade, le strade non asfaltate e si possono anche attivare gli avvisi di velocità. 

Nonostante parte del sito fosse in inglese, non ho avuto difficoltà a seguire le indicazioni del webgis e questo mi ha dato la possibilità di scoprire nuovi termini.

Nel percorso che ho svolto, ho lavorato con il Professor Cecchini e partecipato agli incontri del PCTO, assistendo alle spiegazioni del tutor riguardo ciò che avrei dovuto fare. Ho modificato e aggiunto strade, numeri civici e luoghi e in questo modo ho avuto l’opportunità di conoscere meglio alcuni territori. Ho anche aggiunto vari alloggi turistici, parchi e giardini, avendo l’occasione di comprendere la differenza tra un parco e un giardino e rendermi conto di ciò che offre il territorio.

I webgis e Here Map Creator in particolare sono sicuramente utili nello studio e nella ricerca sul territorio in chiave turistica. Possono essere utilizzati sia da esperti del settore, sia dal turista “fai da te”, in quanto permettono di avere una visione completa del territorio che si vuole visitare, o per il quale si vuole creare un’offerta turistica. Non ci si trovano solo le attrazioni principali, ma tutto quello che il territorio è in grado di offrire.  Questi strumenti sono un valido aiuto, in questo momento così particolare che stiamo vivendo a causa del Covid, perché permettono di trovare luoghi non troppo affollati, di costruire itinerari diversi ma ugualmente belli e interessanti da proporre al turista, di visualizzare se in una determinata località c’è troppo traffico, o se un ristorante è chiuso o aperto, quali sono gli orari dei musei etc etc.

In questo modo si possono conoscere località poco frequentate e luoghi poco conosciuti, quindi non sono un bene solo per il turista ma anche per la località che trova finalmente un modo per pubblicizzarsi.

Sono rimasta davvero colpita per come è stato realizzato il sito Tourer.it della regione Emilia Romagna, che ha utilizzato mappe  provenienti da diverse fonti per creare una piattaforma webgis. È completo e anche facile da utilizzare. Ci sono itinerari di cui non conoscevo l’esistenza, nonostante sia stata varie volte in quella regione, che ora mi hanno fatto venire voglia di visitarla di nuovo. È una modalità perfetta per una regione, per potersi valorizzare attraverso l’uso di questo strumento. Inoltre vengono proposti itinerari da fare a piedi o in bicicletta, proponendo quindi un turismo slow, ovvero lento e sostenibile, che permetta al turista di rilassarsi e allo stesso tempo di prestare attenzione ai dettagli. Tutto questo nel pieno rispetto dell’ambiente, ed è proprio questo di cui il turista ha bisogno in questo momento e sul quale il settore turistico deve puntare.

Il webgis è uno strumento da diffondere in modo che chiunque possa andare ad inserire i dati mancanti e quindi migliorare la mappa. Il Friuli Venezia Giulia deve impegnarsi di più nella diffusione dei webgis.  Ad esempio potrebbe continuare a promuoverlo all’interno delle scuole, in modo che i ragazzi possano partecipare attivamente all’inserimento delle varie attrattive e punti di interesse e quindi imparare a conoscere meglio il territorio. Gli studenti devono essere indirizzati verso lo studio del proprio territorio e devono acquisire le abilità necessarie per rappresentare la realtà attraverso l’uso di tutti questi nuovi strumenti e solo la scuola, collaborando con gli enti pubblici e con l’utilizzo di tutti i materiali e gli strumenti disponibili sul web, può guidare e formare i ragazzi in questo ambito. Conoscere il proprio territorio vuol dire anche essere in grado di diventare cittadini migliori in futuro. Studiare la geografia del proprio territorio utilizzando questi strumenti rendono lo studio di questa materia moderno e, soprattutto, più realistico.

A cura di: MANUELA X. - IV BT